DOVE SIAMO
Sul litorale toscano vicinissimi alla vivace cittadina di Follonica. Siamo al confine della Val di Cornia.
LA STORIA
Follonica è stata a lungo un piccolo villaggio di pescatori costruito su tracce etrusche; aveva una sola torre di avvistamento voluta dagli Appiani e chiamata Torre Mozza che si trova proprio al confine con il comune di Piombino. Il progresso e la crescita dell'abitato che ebbe un vero e proprio boom nel 1800, sono collegati all'attività mineraria per lo sfruttamento del minerale ferroso ma in particolar modo alla costruzione delle fonderie per la lavorazione della ghisa.
COSA VEDERE:
La zona offre la possibilità di spaziare fra le più diverse attività: ci sono parchi naturalistici, aree protette, parchi minerari e artistici; impianti termali, cittadine e borghi storici; siti archeologici e musei; cantine d'autore ma non solo, un territorio perfetto per percorsi trekking, in byke o a cavallo e per splendide gite in barca alla volta dell'arcipelago toscano.
L’AREA COSTIERA DI RIMIGLIANO: una lunga striscia di verde costituita da lecci e pini e bellissime dune che si affacciano su di un mare incontaminato.
Il parco costiero della Sterpaia, affacciato sul Golfo di Follonica è invece un esempio tipico dell’antico paesaggio litoraneo della Maremma. Questa zona in gran parte umida, è stata salvata dopo anni di lotte all’abusivismo edilizio e si estende su una superficie di circa 300 ettari offrendo boschi, radure, spiagge e dune di rara bellezza.
IL PARCO ARCHEOMINERARIO DI SAN SILVESTRO, si trova nel comune di Campiglia Marittima, è un’area di 450 ettari visitabile attraverso percorsi, gallerie minerarie e ne fa parte anche un vero borgo medievale fondato circa mille anni fa dai minatori. Dalle miniere del Temperino si estraevano minerali ricchi di zolfo, rame, piombo, argento e ferro. Il Parco ha percorsi adatti anche ai bambini e un bellissimo trenino giallo consente di visitare le miniere con un percorso ricco di storia e di avventura adatto a tutta la famiglia.
IL PARCO ARCHEOLOGICO DI BARATTI E POPULONIA rappresenta la storia di una grande civiltà. Imperdibile la visita guidata per godere appieno dei percorsi che si snodano nell’immensa necropoli. Sulla strada che porta a Baratti dove il verde dei prati sotto i pini secolari, si unisce all’oro del grano coltivato, ci si imbatte negli scavi e alla sinistra appaiono le tombe monumentali mentre sulla destra il mare, un panorama inaspettato che genera davvero una forte emozione.
I BORGHI
CAMPIGLIA MARITTIMA è uno dei borghi più belli della Val di Cornia.
Il borgo è nato intorno all’antico castello medievale; qui tutto parla di storia e tradizioni, le strade, i vicoli lastricati e i palazzi che disposti a semicerchi concentrici, quasi appoggiati li uni agli altri, danno il senso della comunità unita e della vita di paese.
Il centro storico è tutto racchiuso dentro la cinta muraria, e sulle sue piazzette si affacciano botteghe artigiane, musei e locali caratteristici.
Il panorama è affascinante, lo sguardo spazia dall’Argentario al Golfo di Baratti; si vede tutto l'Arcipelago Toscano e quando la visibilità consente, anche le coste della Corsica.
COSA VEDERE
Sulla sommità di Campiglia Marittima si staglia La Rocca; in pratica un museo a cielo aperto che comprende l'edificio del cassero, l'antica cisterna, l'imponente parete merlata con bifora dell'edificio gentilizio e l'acquedotto degli anni trenta.
Certamente da fotografare il Palazzo Pretorio con tutti gli stemmi sul suo fronte e antico simbolo del potere politico e militare; si riconosce da lontano perché sovrasta in altezza gli altri edifici, con la sua torre dell’orologio arricchita da una bella campana. Attualmente all’interno del palazzo vi è anche il Museo dei minerali.
Meritano una visita le chiese del centro storico, tra cui la Pieve di San Giovanni, splendido esempio dello stile romanico/toscano, e la Chiesa di San Lorenzo, che nei suoi locali sottostanti, ospita il Museo d’Arte Sacra.
EVENTI
Nel mese di agosto, il centro storico di Campiglia accoglie i visitatori con la manifestazione Apriti Borgo: un festival del teatro delle arti di strada, con eventi e spettacoli nelle vie dell'antico borgo. Saltimbanchi e giocolieri, mangiafuoco e musicanti rendono l’atmosfera suggestiva e unitamente alla gastronomica locale valorizzano questo piccolo borgo toscano.
PRODOTTI TIPICI
In Val di Cornia, si coltivano ottimi ortaggi quali lo spinacio, il carciofo violetto ed il cardo della Val di Cornia, in toscano detto “gobbo”. Per immergersi nella storia, consigliamo una sosta per una merenda con la famosa e saporita schiaccia campigliese fatta con una ricetta antichissima. Imperdibili anche i vini, che da queste parti raggiungono livelli di assoluta eccellenza, dal Bolgheri al Sassicaia senza dimenticare le produzioni proprie della val di Cornia e del suveretano; le etichette di questo territorio sono oramai famose anche all’estero.
SUVERETO sorge tra le colline e il mare splendente della Costa degli Etruschi. Il borgo medievale è considerato uno tra i più belli d’Italia, come attestato dall’assegnazione della Bandiera Arancione del Touring Club.
Immerso nella natura della Val di Cornia, il paese è un vero gioiellino; le sue mura custodiscono le caratteristiche strade medioevali, case in pietra, palazzi storici e chiese antiche. Tutt’intorno immensi boschi di castagne, querce e, ovviamente, sughere, da cui deriva il nome della località.
COSA VEDERE
A sorvegliare il borgo di Suvereto, fuori dalle mura e sopra la collina, si erge la Rocca Aldobrandesca, che testimonia l’antico insediamento medievale.
Protetti dalla cinta, si trovano interessanti siti storici come la chiesa romanica di San Giusto e il Museo di Arta Sacra che conserva quadri, paramenti e statue del patrimonio artistico locale.
La Chiesa della Madonna di Sopra la Porta è un edificio del Settecento che fu costruito dai Suveretani per grazia ricevuta a seguito di un forte nubifragio. In posizione collinare, molto bello anche il convento di San Francesco con il suo chiostro: un’opera del Duecento in cui oggi si svolgono concerti e spettacoli.
Una curiosità: il Museo della Bambola, un vero e proprio museo della storia del gioco, con una ricca collezione che attraversa gli anni e i cultura.
EVENTI
A fine Luglio si svolge "Suberetum": per un fine settimana il borgo torna medioevale; prima sosta per cambiare euro con le monete antiche e così poter pagare cibo e acquisti alle bancarelle; tutti gli abitanti partecipano con grande entusiasmo e proprio tutti anche bambini e anziani vestono abiti medioevali. Ci sono tornei e giochi di strada, signori a cavallo che passano per andare a palazzo, soldati e arcieri che girano in strada. I banchi offrono cibi ispirati a ricette medioevali come le focacce fatte col grano macinato a mano sul momento o i dolci fatti col miele e il farro; bimbi che corrono e combattono con spade di legno sotto le volte dei vicoli… Una festa partecipata e coinvolgente, un vero tuffo nel passato.
LA SAGRA DEL CINGHIALE a Suvereto si svolge ogni anno tra la fine di novembre e l’inizio di Dicembre e è il punto di incontro tra i sapori, la cultura e il folklore locale. Vi si trova la miglior qualità dei prodotti tipici, tra cui olio e vino da tutte le aziende locali e la possibilità di assaggiare numerosi piatti a base di cinghiale.
PRODOTTI TIPICI E ARTIGIANATO
Nel territorio di Suvereto, si produce un meraviglioso olio e un vino così caratteristico da aver ottenuto la denominazione DOCG. Da queste colline passa infatti anche la Strada del Vino, un percorso che permette di conoscere, tappa per tappa, i luoghi in cui il vino acquisisce tutte le sue tante e notevoli note.
Suvereto è stato il paese di mestieri che oggi sono rari se non perduti: qui lavoravano fabbri, sugherai, falegnami, carbonai e impagliatori. Alcuni abili artigiani, fortunatamente, sopravvivono fieri e hanno nel borgo le loro tipiche botteghe.
VINI
Molto conosciuti a livello nazionale e internazionale sono i vini della Val di Cornia DOC, come il Val di Cornia rosso. La zona di produzione della d.o.c. Val di Cornia è una grande area che comprende i comuni di Suvereto, Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo e Sassetta in provincia di Livorno ed il comune di Monteverdi in provincia di Pisa. I vini prodotti nei territori del comune di Suvereto hanno diritto alla denominazione di sottozona "Suvereto".
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